Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Priamara

Rilievo Primara


Relazione Sylvia Mondinelli

Sabato siamo andati in Priamara Ale Vernassa, Rocca ed io.

L'idea era di rilevare da dove avevano lasciato il rilievo l'ultima volta - 30/40 m prima del Polpo, sino al Polpo e poi, a seguire, nel ramo che va verso Terre di Sotto.

Io, che non ero mai arrivata sino al Polpo, non credevo ci si potesse sentire così tanto lontani dal mondo in Priamara.

Passata la Cattedrale la grotta cambia conformazione e inizia a presentare una serie di ambienti che alternano l'attivo con concrezioni e stalattiti o vaschette corrose che penzolano per aria e ci ricordano quanto deve essere antica la grotta.

Siamo arrivati al Polpo seguendo la "via bassa" che, a quanto ho capito, è pure la peggiore: raramente allunghi le gambe e per non bagnarti devi essere spiderman, e si è quindi guadagnata l'appellativo di "Varigotti al Mare". Ma non sapendo quale fosse l'altra via, abbiamo fatto come Teseo e abbiamo seguito il filo steso da Maifredi anni fa che terminava, appunto, al Polpo.

Da lì, nel ramo che va verso Terre di Sotto abbiamo trovato un ossicino, un osso concrezionato e - a detta di Rocca - è addirittura stata avvistata una zanzara. Cosa che per un istante ci ha fatto sperare di poter uscire da Terre di Sotto o dintorni ed evitarci il ritorno massacrante.

Ad ogni modo, lì c'è una zona che ha la stessa pendenza di Terre di Sotto e, da rilievo aggiornato, pare dovrebbero mancare una 40ina di metri. (metto il link al 3D aggiornato)

https://www.catastogrotte.net/liguria/openkis_cave_viewer.php?f=misc%2Ffndatabase%2Fctl_surveys%2F1559%2Ffilelox%2Fcave.lox

Info di servizio: Ale ha sistemato l'armo in testa alla Cattedrale. L'ultimo tratto era su corda lesionata e il testapozzo era su armo singolo. Così come il pozzetto successivo alla Cattedrale. E' stato anche concatenato l'armo del traverso a metà Cattedrale con l'armo a monte.

C'è un moschettone in cima ad uno dei pozzeti della Cattedrale che si sta disintegrando.

Altra nota, passata la Cattedrale, ci sono un sacco di cose da andare a guardare che non sono rilevate. Come ad esempio un ramo super concrezionato che, ad un certo punto, sembra tornare indietro.

Insomma, ho imparato che la Priamara è ancora piena di misteri e che farla senza ginocchiere è un castigo divino

 

Relazione Rocca (Andrea Roccatagliata)

Ieri siamo entrati alle 12.21 e usciti oggi alle 3.30.

Lo scopo della punta era raggiungere la Sala del Polpo, controllare il ramo che punta verso Terra di Sotto e rilevarlo (raggiunto).

L'ingresso soffiava e c'era moltissima aria come di consuetudine fino a Ula Gula Secca. Dopo si perdeva un po', per ribeccarla, molto meno intensa, nel Ramo di Sasso poco prima della Sala Caronte, per poi perderla nuovamente

Il pozzo della Cattedrale era armato molto più comodamente dell'ultima volta che sono stato: quando andai lo scorso anno dopo la prima serie di saltini bisognava infilarsi in una diaclasi dove scorre il fiume per arrivare alla seconda serie, ora invece si tira diritti fino in cima senza passare in strettoie. Purtroppo gli armi non sono adeguati e Alex ha perso un sacco di tempo a risistemarli.

Arriviamo dunque al ramo superiore, che abbiamo pensato di denominare Verezzi al Mare in assenza di toponimo. In pratica è un lungo meandro scomodo e bagnato con un sacco di rami laterali che non sono stati mai visti (e che naturalmente ieri non avevamo il tempo di vedere). È impossibile non bagnarsi nel senso che per quanto uno si impegni con notevole sforzo prima o poi cade in acqua: conviene adottare la tecnica Alex, bagnarsi subito e tirare diritto (dipende dalla sensibilità personale, ma io ho fatto tutta la grotta in maglietta e pantaloni traspiranti). Molto caratteristico il livello superiore che spesso si presenta come una serie di vaschette corrose come diceva Ale Maifredi.

Il rilievo che aveva fatto Alex terminava una cinquantina di metri prima della Sala del Polpo. Questa volta abbiamo proseguito fino al Polpo e rilevato solo il Ramo del Medusone (cfr oltre) che punta verso Terra di Sotto. Eravamo gasati marci. In un punto intercetta un interstrato molto simile a Terra di Sotto, con la stessa inclinazione. Proseguendo si riprende l'aria (naturalmente non il vento dell'ingresso) e ci si arresta su una grossa concrezione a medusa (Medusone), che Alex ha forzato proseguendo per qualche metro. Nel Ramo del Medusone abbiamo ho trovato un nuovo ossicino (che approfondiremo) e abbiamo fotografato delle ossa che sembrerebbero vechie e sono concrezionate in fango vecchio. Ma soprattutto il ramo punta diritto verso Terra di Sotto, a spanne la distanza è di circa 40 m, aspettiamo che Alex restituisca il rilievo definitivo (comunque vederlo sullo smartphone ci ha gasato parecchio).

Prima di tornare Alex ha rivisto il ramo ampio e a suo dire bello (ma si capisce già dall'imbocco), che parte senza rilevarlo per non dilungarci

Per il rientro nulla da segnalare a parte la fatica.

Direi che con il tracciamento aereo ed il controllo del Ramo del Medusone con aria e rilievo abbiamo sufficienti elementi per dire che Terra di Sotto va scavata fino a molto verosimile congiunzione.

Alex e la Sylvia dicono che non eravamo alla Sala del Polpo ma in una saletta subito sotto, però guardando il rilievo di Maifredi a me pare proprio il Polpo: si arriva dal meandro allagato, subito di fronte continua il meandro, a destra parte il Ramo del Medusone e a sinistra sale il ramo "ampio e bello" che ha controllato Vernassa.

Per essere sicuri di andare e tornare sulla via giusta abbiamo sempre seguito il filo anche se era nel bagnato.

Sul rientro nulla da segnalare se non fatica, all'uscita grazie al cielo Alex e Silvia mi hanno lasciato un pezzo di panino che mi ha ripulito la bocca da sabbia e fango.

 

In appendice la polemica tecnica. L'armo finale del traverso che viene da Tamburi negli Abissi è singolo su un masso appoggiato (neanche troppo grosso). Il primo attacco della seconda serie di saltini è singolo con moschettone corroso su fettuccia anni '90 ed è concatenato ad un doppio su mini stalattite e fettuccia anni '90. Il traverso sul terrazzino successivo, che mi è franato sotto i piedi mentre Corvo e Jack andavano in cima, finiva su un chiodo singolo degli anni '90 su spit con vite arrugginita, non concatenato all'armo a monte. Il testapozzo era singolo, una fettuccia degli anni '90 su masso incastrato, e preceduto da un frazionamento su stalagmite, con corda lesionata. L'ultimo saltino armato dopo la Cattedrale è singolo su naturale. Alex ha perso un sacco di tempo per mettere in sicurezza minima il testapozzo della Cattedrale: lo abbiamo doppiato su naturali, Alex ha tolto la corda lesionata e concatenato il frazionamento: penso che si dovrebbe ben ragionare dove si sta girando e fare degli armi di conseguenza prima che qualcosa salti. Speriamo di mettere dei chimici entrando dall'altro, ricordando che sarebbe comunque un ingresso che richiederebbe molta attenzione dal GLD, in una grotta attiva...




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